Focus

Mauro Casavecchia
Comuni umbri e PNRR: la distribuzione territoriale delle risorse

L’articolazione degli interventi
Alla Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” sono dedicati quasi 55 milioni di euro, pari al 9 per cento del totale delle risorse assegnate ai Comuni, per la realizzazione di una grande quantità di iniziative territorialmente molto diffuse. La Componente 1 comprende numerosi progetti di digitalizzazione, che riguardano soprattutto la migrazione della PA verso servizi cloud qualificati e il miglioramento dell’esperienza del cittadino nella fruizione digitale dei servizi pubblici e che coinvolgono la quasi totalità dei Comuni umbri.
Nella Componente 3, che mira a innovare i servizi turistici e culturali, spicca l’investimento rivolto all’attrattività dei borghi. Questa misura è volta alla valorizzazione e al ripopolamento dei piccoli centri e finanzia progetti di rigenerazione culturale e sociale in 250 borghi italiani. In venti borghi selezionati su base regionale (in Umbria la scelta è caduta su quello di Cesi nel Comune di Terni) verranno attuati progetti pilota del valore di 20 milioni di euro ciascuno. Ulteriori 380 milioni vanno a finanziare progetti in 229 borghi italiani, individuati sulla base di un avviso pubblico che ha visto la presentazione di 1.800 progetti da parte di Comuni con meno di 5.000 abitanti. In Umbria sono stati selezionati i progetti presentati dai Comuni di Cascia, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Otricoli, Pietralunga. Sono previsti anche sostegni destinati a piccole e medie imprese che svolgono attività culturali, turistiche, agroalimentari e artigianali localizzate nei medesimi borghi.
Interventi di rilevanza finanziaria minore sono dedicati alla rimozione delle barriere per favorire l’accessibilità nel Monastero delle Orsoline a Calvi dell’Umbria, alla valorizzazione del giardino storico di Villa Cahen ad Allerona, al miglioramento dell’efficienza energetica in teatri e cinema di Terni (“Secci”), Spoleto (“Menotti”), Castiglione del Lago (“Caporali”), Narni (“Manini”), Orvieto (“Mancinelli”), Gubbio (“Ronconi”), Cannara (“Thesorieri”).
La Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” è quella che assorbe la quota più cospicua di risorse, oltre 272 milioni di euro pari al 44 per cento del totale. Al suo interno l’importo più rilevante (111 milioni) è rivolto alla tematica della mobilità sostenibile all’interno della Componente 2, in particolare alla realizzazione della linea Bus Rapid Transit del Comune di Perugia con l’infrastrutturazione del percorso. Nel medesimo ambito sono presenti anche progetti che prevedono l’acquisto di autobus a zero emissioni a Perugia e a Terni e la realizzazione di ciclovie urbane a Perugia (collegamenti tra nodi ferroviari e sedi universitarie e a Ponte San Giovanni).
L’altra Componente con un budget rilevante è la 4, relativa alla tutela del territorio: si tratta di investimenti orientati all’efficientamento energetico e allo sviluppo sostenibile (le cosiddette “piccole opere”) oltre che alla messa in sicurezza degli edifici e del territorio (“opere medie”), per un importo di oltre 6 miliardi di euro in Italia, di cui 111 milioni in Umbria. Trattandosi di interventi nella maggior parte dei casi già avviati, se non addirittura conclusi, prima dell’entrata in vigore del PNRR, è emersa la difficoltà da parte degli Enti Locali di garantire il rispetto dei principi trasversali e degli obblighi specifici previsti dal Piano. Per questo motivo, con la riprogrammazione approvata a dicembre 2023 questo investimento è stato interamente stralciato dal PNRR. Il Governo ha comunque assicurato che gli interventi in questione troveranno in ogni caso copertura finanziaria sulle risorse nazionali stanziate a legislazione vigente, consentendo così alle amministrazioni comunali di far fronte agli impegni contrattuali assunti, con procedure semplificate di rendicontazione e controllo.
“Le piccole e medie opere dei Comuni, stralciate dal PNRR, troveranno copertura finanziaria sulle risorse nazionali stanziate a legislazione vigente” |
Completano questo ambito gli investimenti per la costruzione di nuovi edifici scolastici, anche con riqualificazione energetica, a Perugia, Città di Castello, Amelia, Alviano e San Gemini e la realizzazione di progetti da parte dell’Unione dei Comuni “Terre dell’Olio e del Sagrantino” per favorire la nascita e la crescita di comunità locali (Green communities) attraverso piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.
Per la Missione 4 “Istruzione e ricerca” i Comuni umbri possono contare su 113 milioni di euro, il 18 per cento del totale, tutti dedicati al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione. La misura principale è quella relativa al piano per la costruzione e la riqualificazione degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, che si pone l’obiettivo di aumentare i posti disponibili, tramite il potenziamento del servizio educativo per la fascia 0-6 anni. In Umbria questo investimento coinvolge 27 Comuni di ogni dimensione (tutti quelli maggiori ma anche 14 al di sotto dei 5 mila abitanti), per un totale di quasi 48 milioni di euro.