Focus
Andrea Crippa
Export: una mappatura degli operatori umbri
Una lettura di sintesi del rapporto Aur riguardante l’export regionale
Sfruttando i micro-dati relativi al commercio estero rilasciati dall’Istat, il presente lavoro introduce alcuni elementi di novità nello studio e nella comprensione del fenomeno dell’export regionale. Vengono infatti fornite informazioni ad un livello di dettaglio geografico e settoriale molto approfondito. Una delle novità è riscontrabile nel fatto che i dati a disposizione permettono di effettuare una mappatura degli operatori umbri che si occupano del commercio con l’estero sino al livello comunale (dati 2022). Un ulteriore elemento di originalità è ravvisabile nel dettaglio della classificazione Ateco, che arriva fino alla quinta cifra.
Il dataset della presente analisi è composto da 500 imprese regionali esportatrici, le quali risultano essere altamente rappresentative della realtà locale in quanto ricoprono oltre il 96 per cento del valore totale delle merci vendute all’estero.
Nello specifico vengono analizzati tutti quei settori per i quali all’interno del nostro sample registriamo valori superiori ai 100 milioni di euro di merci vendute all’estero. Per ciascun comparto si analizza il valore dell’export per le province di Perugia e Terni sino alla quinta cifra del codice Ateco, i principali partner commerciali, e infine viene effettuata un’analisi per classe di fatturato e numero di imprese esportatrici presenti all’interno dei vari comuni umbri.
“L’Umbria nel 2022 ha fatto registrare una delle sue migliori performance di sempre per quanto concerne il valore di merci esportate” |
Tra le principali evidenze, troviamo che nel corso del 2022 l’Umbria ha registrato una delle sue migliori performance di sempre per quanto concerne il valore di merci esportate, superando i 5,8 miliardi di euro, per un’incidenza pari al 24,0 per cento sul Prodotto Interno Lordo regionale.
Con ben 191 operatori esteri, il settore dei macchinari è quello che annovera tra le sue file il maggior numero di imprese esportatrici, seguito a stretto giro dai settori dei metalli (182 imprese esportatrici) e degli articoli in gomma e materie plastiche (164 aziende esportatrici).
“Umbria: le aziende in pole position per fatturato estero medio sono quelle del settore dei metalli, seguite dall’abbigliamento e alimentari” |
Per quanto concerne il fatturato estero medio, il settore dei metalli registra la cifra più cospicua con oltre 9,3 milioni di euro esportati per azienda, seguito dai settori dell’abbigliamento e dell’alimentare rispettivamente con 7,3 e 6,1 milioni di euro esportati per impresa.
Tra i vari sottosettori, quello relativo a ferro, ghisa, acciaio e ferroleghe con un’incidenza superiore al 22,0 per cento sulle esportazioni totali, è stato di gran lunga il comparto trainante le esportazioni umbre. A debita distanza troviamo i sottosettori dell’abbigliamento in serie, di sartoria o su misura (4,7 per cento del totale regionale esportato) e dei macchinari di sollevamento e movimentazione (4,2 per cento).
Queste, in sintesi, sono alcune delle evidenze emerse nel rapporto Aur pubblicato nella collana quaderni e al quale si rinvia per ulteriori approfondimenti (“Export: una mappatura degli operatori umbri”).