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Umbria: dinamiche demografiche
In Umbria, tra il 2012 e il 1° gennaio 2022, nella fascia di età 0-14 anni si sono perse circa 13 mila persone, che in termini percentuali ha significato un decremento del 1,1% (tab. 4). Per fare un paragone, è come se avesse chiuso i battenti un comune (di soli under 14) più grande di Amelia, che ha 11.600 abitanti.
Fonte: elaborazioni Agenzia Umbria Ricerche su dati Istat
Nella fascia 15-64 (popolazione attiva) si registrano -31 mila persone, che in valori relativi significa -2,5%.
La fascia degli over 65, come era facile prevedere, è cresciuta notevolmente: +20 mila persone in termini assoluti, che in termini relativi equivale a +3,5%. In pratica, è come se fosse “nata” una città di over 65 più grande di Orvieto (19.689 ab.). Però, se può consolare, leggermente più piccola sia di Bastia Umbra (21.256 ab.) che di Corciano (21.429 ab.).
L’età media si è alzata di 2,8 anni. L’indice di dipendenza strutturale è cresciuto di 4,7 punti percentuali. L’indice di vecchiaia fa registrare un +41,8%.
I nati nel 2022 (tab. 5) rispetto al 2008 presentano un delta negativo pari a -3.351.
Fonte: elaborazioni Agenzia Umbria Ricerche su dati Istat *dati provvisori
Il numero di figli per donna continua a diminuire (tab. 6): nel 2008 il totale era pari a 1.44, nel 2021 è sceso a 1.18. Le donne umbre sono passate dall’avere 1.29 figli nel 2008 all’1.09 del 2021. Abbastanza in linea con le tendenze nazionali, anche a queste latitudini Umbria è venuto meno l’effetto compensativo delle nascite di cui si erano “fatte carico” le donne straniere: nel 2008 contribuivano alla natalità umbra mediamente con 2.37 figli a testa, nel 2021 il dato è pari a 1.72.
Fonte: elaborazioni Agenzia Umbria Ricerche su dati Istat
Dall’Umbria, però, arrivano anche segnali positivi. In particolare, dai dati provvisori del bilancio demografico del 2022 della Regione Umbria, emerge una riduzione della popolazione, rispetto all’anno precedente, inferiore a quello che ci si poteva aspettare: passa da 858.812 unità (1° gennaio 2022) a 854.137 (31 dicembre 2022), che in termini relativi significa un decremento solo del -0,5%. Nella sostanza i saldi migratori – quello interno (+353 unità) e quello con l’estero (+3.743) – hanno compensato in modo abbastanza significativo il saldo naturale pari a -6.686 unità.
Dal grafico 1, che ci mostra come sta mutando la popolazione umbra, emerge che la classe di età 0-10 anni ha un differenziale negativo rispetto a quella degli over 70 di ben 94 mila persone. E, anche se accorpiamo le prime 2 due classi, il differenziale rimane negativo rispetto agli over 70 (-15 mila).
Fonte: elaborazioni Agenzia Umbria Ricerche su dati Istat
Nella sostanza, le potenziali persone che stanno per entrare nel mondo del lavoro sono decisamente di meno di quelle che sono già in pensione.
Lo scenario, a sua volta, diventa ancora più fosco se si confrontano le classi di età 41-60 anni e 0-20; in questo caso emerge che gli under 20 hanno un delta negativo di ben -110 mila persone.
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