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Giuseppe Coco
Agenzia Umbria Ricerche

Flussi turistici e Mini Tav

22 Lug 2020
Tempo di lettura: 4 minuti

La riqualificazione in Alta Velocità di Rete (AVR) della linea Roma – Ancona sarebbe una grande chance per i flussi turistici diretti in Umbria.

Con il presente “Focus” il tentativo è provare a delineare i potenziali nuovi flussi turistici attivabili dall’infrastruttura una volta a regime. Una infrastruttura che – non va dimenticato – sarebbe di valenza sovranazionale in quanto in grado di mettere in comunicazione punti di riferimento strategici quali città turisticamente molto attrattive, porti, aree industriali, centri logistici.
Per fare questo ci affideremo alla meta-analisi integrata con un approccio di tipo analogico/qualitativo. Ma, prima di procedere è opportuno premettere che: “con AVR ci si riferisce a quelle linee tradizionali che grazie a delle migliorie raggiungono l’obiettivo sia dell’innalzamento della velocità a 200 km/h sulla maggior parte del tracciato e sia dell’aumento della capacità della rete a far transitare più treni”.

Possibili impatti sui flussi turistici
Valutare in modo preciso la portata che può avere in generale sullo sviluppo di un’area la realizzazione di un’infrastruttura non è affatto facile. E non è una questione collegata solo alle metodologie di ricerca utilizzate quanto alla complessità dei meccanismi che si innescano quando si va a modificare l’accessibilità ad un’area geografica. Ciò premesso però va sottolineato che in letteratura emerge con chiarezza che quando le infrastrutture di trasporto vengono ammodernate si trasformano in veri e propri driver dello sviluppo. Oltre al fatto che le reti agiscono direttamente sulla crescita delle destinazioni.

Il contesto umbro dove agirebbe l’Alta Velocità di Rete
L’opera prenderebbe vita in un territorio molto dotato sotto un profilo culturale, artistico, storico e ambientale. Un territorio molto attrattivo (si veda box sottostante) ma non frequentato dai turisti tanto quanto meriterebbe in quanto poco accessibile in tempi rapidi.

Destinazione Umbria: i potenziali nuovi flussi turistici
La nuova opera, andando ad aprire un corridoio ferroviario molto importante, renderebbe appetibile per Trenitalia e Italo attivare nuovi collegamenti in grado di unire con una certa frequenza, volendo fare un esempio, il Tirreno con l’Adriatico, la capitale del Sud, Napoli, con quella Veneta, Venezia.
A questo punto della riflessione cimentiamoci col costruire due ipotesi sul potenziale numero di viaggiatori che potrebbero utilizzare la tratta riqualificata e a cascata proviamo a fare una stima, seppur grossolana, dei possibili flussi di nuovi turisti che potrebbero decidere di essere ospiti del “Cuore Verde d’Italia”.

Ipotesi 1.
Ipotizziamo che Trenitalia, con le sue Frecce, e Italo decidano di attivare complessivamente nelle due direzioni 18 treni al giorno ovvero 9 coppie nella fascia oraria compresa tra le 6:00 e le 21:00. Stimiamo che su ogni treno viaggino mediamente 400 persone per un totale giornaliero di 8.000 ed annuale di circa 2,6 Mln. Di queste persone ipotizziamo che tra il 4% e il 7% siano ormai invogliate a visitare l’Umbria in quanto diventata decisamente più accessibile. Uno degli scenari possibili potrebbe essere:

Stando alle ipotesi fatte i nuovi turisti per l’Umbria potrebbero essere compresi tra 104.000 e 182.000.

Ipotesi 2.
Ipotizziamo che Trenitalia, con le sue Frecce, e Italo decidano di attivare complessivamente nelle due direzioni 26 treni al giorno ovvero 13 coppie nella fascia oraria compresa tra le 6:00 e le 21:00. Stimiamo che su ogni treno viaggino mediamente 400 persone per un totale giornaliero di 10.400 ed annuale di circa 3,8 Mln. Di queste persone ipotizziamo che tra il 4% e il 7% siano ormai invogliate a visitare l’Umbria in quanto diventata decisamente più accessibile. Uno degli scenari possibili potrebbe essere:

Stando alle ipotesi fatte i nuovi turisti per l’Umbria potrebbero essere compresi tra 152.000 e 266.000.

Conclusioni
Al di là dei numeri che emergono dalle 2 ipotesi di studio riportate, trasformare in Alta Velocità di Rete la Roma-Ancona potrebbe avere senza dubbio un effetto davvero benefico sul turismo.
Le reti – non dimentichiamolo – agiscono direttamente sullo sviluppo delle destinazioni e questo è tanto più vero quanto più le destinazioni sono molto attrattive proprio come l’Umbria.

Ferrovie: la rete presente in Umbria


Cartina elaborata da Emanuele Pettini, informatico AUR

Note:
1) Per una riflessione su come i km di binari unici incidono sull’economia regionale si veda: Binari unici, economie lente.
2) L’Alta Velocità Salerno-Milano bypassa la regione ed in pratica non produce effetti significativi sul territorio.

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