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Marta Ponzo
Dottoranda in Scienze Politiche

La classe politica locale in Italia e in Umbria: quale rapporto con la qualità della democrazia?

8 Mar 2023
Tempo di lettura: 4 minuti

Nota introduttiva – La valutazione della qualità della democrazia attraverso lo studio delle classi politico-dirigenti locali. È il tema che, con riferimento specifico all’Umbria e ai suoi Comuni, affronterà Marta Ponzo nel quadro del Dottorato di ricerca frutto di un accordo di collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia e l’Agenzia Umbria Ricerche (AUR). Si tratta di un ampliamento delle prospettive di studio tipiche dell’Agenzia: dall’ambito socio-economico a quello politico-istituzionale, tra di loro strettamente intrecciati. Grazie anche al lavoro svolto in parallelo da Costanza Spera, del quale abbiamo già dato conto su queste pagine, l’obiettivo dell’Agenzia è giungere ad una visione più articolata del territorio e delle sue problematiche, che sia quindi di utilità sia per il decisore politico sia per tutte le altre forze – economiche, politiche e sociale – che operano al suo interno. (Alessandro Campi, Amministratore Unico AUR)

 

In seguito alle riforme della prima metà degli anni Novanta che hanno definito il nuovo ordinamento delle autonomie locali (legge n. 142 del 1990) e stabilito l’elezione diretta del sindaco (legge n. 81 del 1993), la forza dei comuni italiani è aumentata sensibilmente e il governo locale ha acquisito sempre maggiore importanza sia nel dibattito politico che in ambito scientifico (Montesanti, 2007). I comuni costituiscono infatti le istituzioni pubbliche più vicine ai cittadini che, proprio a livello locale, vivono le loro prime esperienze di partecipazione politica e mettono in pratica i loro diritti democratici. Inoltre, a differenza di quanto avviene negli altri livelli di governo, le scelte compiute dalle istituzioni locali hanno un’influenza diretta e immediata sulla vita della popolazione che nel proprio comune si confronta con l’impatto delle politiche e l’attuazione delle riforme (Bobbio, 2002).

In questo processo è fondamentale il ruolo svolto dagli amministratori comunali le cui caratteristiche e carriere politiche sono state finora poco studiate, soprattutto in Europa in cui i governi e le leadership locali agiscono in un contesto piuttosto eterogeneo (Copus, Leach, 2014). In letteratura, lo studio della leadership è stato affrontato indagando le personalità dei leader e il loro background con l’obiettivo di capire se ed eventualmente in cosa i leader fossero diversi dal resto della popolazione, ma anche le loro motivazioni e attitudini e l’impatto che le loro azioni potrebbero avere sulla collettività (‘t Hart, Rhodes, 2014).

“Le scelte compiute dalle istituzioni locali hanno un’influenza diretta e immediata sulla vita della popolazione”

In Italia quasi tutte le analisi empiriche sulla classe politica locale si sono concentrate sull’aspetto sociografico che analizza le caratteristiche sociali ed anagrafiche degli eletti per delinearne un profilo (Montesanti, 2007; Barberis, 1978; Bettin e Magnier, 1989; Segatori, 2003).

La rappresentanza è stata quindi studiata principalmente dal punto di vista descrittivo e sociologico, con riferimento cioè all’accuratezza con cui l’insieme dei rappresentanti approssima le caratteristiche dei cittadini rispecchiando la struttura sociale della comunità di riferimento. Tuttavia, all’analisi di variabili quali l’età, il livello di istruzione, la professione e il genere non è seguita quella delle carriere, delle reti di relazioni e delle priorità che guidano la loro azione in quanto amministratori (Montesanti, 2007). E perché le carriere sono invece importanti?

Obiettivo del progetto di Dottorato, di cui una parte si svolge in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia e l’Agenzia Umbria Ricerche, è quindi quello di mappare la classe politica municipale al fine di studiarne le caratteristiche, ma anche i percorsi, nonché di indagare la relazione tra la sua qualità e quella della democrazia a livello locale, dando un contributo sostanziale alla letteratura sul tema.

Anche nel caso della qualità democratica, infatti, è presente un notevole numero di ricerche che, pur nella diversità di approcci, adottano come unità di analisi esclusivamente gli stati nazionali (Morlino, Piana, Raniolo, 2005; Almagisti, 2011). E invece molti autori concordano sul fatto che le dimensioni della qualità della democrazia, che è stata definita e misurata concentrandosi, a seconda dei casi, sulla qualità dello stato, del regime politico, della società e della vita (Andreev, S.A., 2005), possano essere combinate in diverso modo e che non ci sia una separazione netta tra ognuna di esse. Lo studio del livello locale è quindi una prospettiva al tempo stesso altamente rilevante e poco esplorata.

In questa ricerca di dottorato, allo studio teorico dei contributi sulla qualità democratica e le elite politiche, si affiancherà, in una prima fase, la raccolta di dati quantitativi che consentano di delineare il profilo degli amministratori locali e di costruire un indice che consenta di misurare la qualità democratica e la vulnerabilità politico istituzionale in varie aree del paese e in particolare in Umbria.

“Obiettivo del progetto è mappare la classe politica municipale al fine di studiarne le caratteristiche”

In una seconda fase, la ricerca prevede l’analisi qualitativa di alcuni casi di studio che includerà anche le principali città umbre.

In sintesi, il presente progetto punta a studiare il ceto politico locale di un campione di comuni italiani di diversa dimensione e collocazione geografica, con una specifica attenzione al caso dell’Umbria, esaminandone sia le caratteristiche sociodemografiche e il background politico e professionale, sia le attitudini e gli orientamenti al fine di fornire un quadro più ampio che prenda in considerazione anche il contesto multilivello in cui gli amministratori locali si trovano ad operare.

L’obiettivo è quello di capire se e in che misura le loro caratteristiche e attitudini possano avere un impatto sulle politiche e sulla qualità democratica e, di conseguenza e in ultima istanza, sulla possibilità di ridurre la vulnerabilità politico istituzionale dei comuni in cui sono stati eletti.

 

Riferimenti bibliografici
‘t Hart, P.; Rhodes, R. A. W. (2014): Puzzles of Political Leadership in Rhodes, R. A. W.; ‘ t Hart, P. (eds) (2014): The Oxford Handbook of Political Leadership, Oxford University Press.
Andreev, S.A. (2005): Conceptual definitions and measurement indicators of the quality of democracy: an overview. EUI Working Paper RSCAS No. 2005/05.
Barberis, C. (1978): La classe politica municipale, Franco Angeli, Milano.
Bettin, G.; Magnier, A. (1989): Il consigliere comunale, Padova, CEDAM.
Bobbio, L. (2002): I governi locali nelle democrazie contemporanee, Editori Laterza.
Copus, C.; Leach, S. (2014): Local Political Leaders in Rhodes, R. A. W.; ‘ t Hart, P. (eds) (2014): The Oxford Handbook of Political Leadership, Oxford University Press.
Montesanti L. (2007): Il ceto politico ed il governo locale in Italia attraverso le ricerche sociologiche. Quaderni di sociologia, 43, pp. 99-113.
Morlino L.; Piana D.; Raniolo F. (a cura di) (2013): La qualità della democrazia in Italia (1992-2012), il Mulino, Bologna.
Segatori R. (2003): I sindaci. Storia e sociologia dell’amministrazione locale in Italia dall’Unità a oggi, Donzelli Editore, Roma.