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Giuseppe Coco
Agenzia Umbria Ricerche

Umbria, bilancio demografico 2023

8 Apr 2024
Tempo di lettura: 3 minuti

Le trasformazioni della popolazione umbra risentono fortemente della questione nazionale. Sono interdipendenti e non indipendenti dalla trappola demografica dove l’Italia è, lentamente ma progressivamente, finita dagli anni Novanta ad oggi.

In questo contesto, il fatto con cui fare i conti – visto che le politiche demografiche adottabili sono in molta parte funzione delle disponibilità finanziarie – è che per piccole Regioni a statuto ordinario come l’Umbria, e quindi con bilanci che non consentono grandi margini di manovra, non è facile dare gambe a quelle misure che sarebbero necessarie, ad esempio, volendone citare un paio, a sostenere le famiglie nel desiderio di genitorialità anziché a potenziare l’attrattività dei territori per favorire l’immigrazione.

“Bilancio demografico: il saldo naturale 2023 fa registrare un significativo miglioramento rispetto al 2022”

Ciò premesso, entrando più nel dettaglio del focus, dapprima faremo un confronto tra gli ultimi due anni disponibili del bilancio demografico (2023 vs 2022); dopodiché analizzeremo l’evoluzione dei residenti dal 2015 al 2024.

Bilancio demografico: un confronto tra il 2023 e il 2022
Sul fronte natalità l’Italia, anno dopo anno, si caratterizza sempre più come un Paese dove i nuovi nati diminuiscono senza soluzione di continuità.

In questo scenario, l’Umbria non fa eccezione. Nel 2023 i nati sono diminuiti di 168 unità rispetto al 2022, stabilizzandosi sotto quota 5.000. E pensare che solo una quindicina di anni indietro superavano gli 8 mila (2008 = 8.271). Però, bisogna sottolineare che a queste latitudini la questione della natalità è molto sentita e a testimoniarcelo è, in particolar modo, proprio una delle misure adottate nel 2023 dalla Regione. Ci si riferisce al bonus per le neomamme che, pur non avendo da solo assolutamente né l’ambizione e né la forza economica sufficiente per invertire certe tendenze, va inteso sicuramente come una presa di coscienza della politica, nella consapevolezza che il calo della natalità è un’urgenza da affrontare.

Spostandoci sul fronte della mortalità, l’Umbria fa registrare una diminuzione significativa dei morti nel 2023 (10.729) rispetto al 2022 (11.607). Per cui nell’ultimo anno c’è un miglioramento del saldo naturale rispetto al 2022 (-710).

Ulteriori dati positivi per la regione arrivano dagli emigrati per l’estero che sono in diminuzione e questo favorisce un saldo migratorio col segno più rispetto ad altri Paesi. Crescono anche gli iscritti per altri motivi e gli iscritti in anagrafe in totale (tab. 1).


L’evoluzione dei residenti in Umbria dal 2015 al 2024
Dai dati Istat si conferma la tendenza alla diminuzione della popolazione umbra, ma il ritmo sembra avere assunto un tono decrescente – e ciò è positivo. In particolare, è il secondo anno consecutivo che si registra questo fenomeno.

“Nel 2023 si è avuto il calo meno marcato della popolazione umbra degli ultimi anni”

Più nel dettaglio, focalizzandoci sul dato al 1° gennaio 2024, da poco disponibile, abbiamo un -2.029, che è la decrescita della popolazione minore rispetto al periodo preso in considerazione (tab. 2). Nella sostanza, i saldi naturali e quello migratorio con l’estero fatti registrare nel 2023 (tab. 1) hanno contribuito in modo decisivo a questa decrescita del ritmo di diminuzione della popolazione. Un rallentamento che lascia ben sperare, anche se è chiaro che c‘è una necessità di dare gambe a politiche volte a potenziare l’attrattività demografica della regione.

Più in generale, tra il 2015 e il 2024 la popolazione umbra è diminuita di circa 40 mila persone. Il calo maggiore si è avuto nel 2019 con un -10.896 residenti.