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Tondini
Elisabetta Tondini
Agenzia Umbria Ricerche
Focus AUR
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Mauro Casavecchia
Agenzia Umbria Ricerche

Le conseguenze economiche dell’inverno demografico in Umbria

20 Feb 2024
Tempo di lettura: 6 minuti
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I cambiamenti demografici in atto stanno determinando conseguenze negative, che rischiano di aggravarsi nei prossimi decenni, sulla capacità di generare reddito.

La popolazione sta diminuendo e invecchiando e un inadeguato ricambio generazionale sta erodendo la coorte di persone in età attiva, ovvero quelle deputate alla produzione per il mercato e al sostegno economico di tutta la popolazione. La crescente domanda di welfare, combinata a un potenziale produttivo indebolito da una contrazione della base lavorativa, determina seri rischi di sostenibilità sociale ed economica.

In che modo il fattore demografico interviene nella produzione di reddito?

La variabile comunemente utilizzata per sintetizzare la forza economica di un sistema locale (il Pil pro capite) risulta dal prodotto di tre componenti, due delle quali strettamente legate alla composizione e all’andamento demografico.

La relazione è la seguente:

e ci dice che il Pil pro capite risulta dal prodotto di tre fattori:

°        la produttività del lavoro

°        la quota di occupati sulle persone in età attiva (una proxy del tasso di occupazione)

°        la quota delle persone da15 a 64 anni sulla popolazione totale.

Partendo da questa relazione, un’analisi storica degli ultimi tre decenni può farci comprendere come il fattore demografico abbia già cominciato a influenzare negativamente, almeno da una decina d’anni, il livello del Pil dell’Umbria.

Come noto, il Pil pro capite dell’Umbria, con il nuovo millennio, ha avviato un processo di allontanamento dal valore medio nazionale.

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