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Giuseppe Coco
Agenzia Umbria Ricerche
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Turismo 2023: l’Umbria parte bene

13 Lug 2023
Tempo di lettura: 4 minuti

L’Umbria nel primo quadrimestre 2023, in continuità con quanto avvenuto nella seconda parte del 2022 (Turismo 2022: l’Umbria ingrana la marcia), si conferma turisticamente attrattiva.

“L’Umbria nel primo quadrimestre 2023 si conferma turisticamente attrattiva: +7,9% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2019”

Ciò premesso, nel presente focus [3] ci occuperemo nello specifico dapprima di confrontare le presenze e gli arrivi del primo quadrimestre 2023 con quelle dei corrispondenti mesi degli anni 2019-2017; dopodiché nel Box 1 faremo una zoomata sull’andamento di gennaio 2023 rispetto a quello del 2019 (pre-Covid), per capire se c’è stata un’onda lunga del concerto Rai di Capodanno (2023) in diretta dall’Umbria (Perugia); successivamente analizzeremo i flussi turistici per comprensori; prima della nota finale non ci sottrarremo dal fare una previsione sulle potenziali presenze turistiche del 2023.

Presenze
Le presenze turistiche del primo quadrimestre 2023 superano nettamente quelle dei corrispondenti periodi usati come benchmark [1]. In valori assoluti, si va dai +103.378 rispetto al 2019 ai +282.285 rispetto al 2017; in termini di variazioni percentuali si oscilla dal +7,9% rispetto al 2019 al +25,1% rispetto al 2017 (tab. 1 e 2).

Arrivi
I dati del primo quadrimestre 2023 sono positivi anche sul fronte degli arrivi turistici. Il totale dei primi 4 mesi fa registrare – anche in questo caso – le performance migliori rispetto ai corrispondenti periodi usati come benchmark [1]. E non solo.

“Gli arrivi turistici di gennaio 2023 fanno segnare un record rispetto al passato: sfondano il muro dei 100 mila attestandosi a quota 106.490”

 Analizzando i singoli mesi, salta agli occhi che per la prima volta gennaio 2023 sfonda il muro dei 100 mila arrivi: +106.490 (tab. 3). Questo storicamente è un dato davvero significativo.

Box 1 – L’onda lunga del Capodanno Rai: un confronto tra le performance di gennaio 2023 e 2019
Osservando l’andamento dei singoli mesi (tab. 1 e 2) emerge che gennaio 2023 rispetto al corrispondente mese del 2019 (tab. 4) si caratterizza sul fronte degli arrivi per una variazione positiva pari a +22.447 unità in termini assoluti (+26,7% in termini relativi); sul fronte presenze si registra un +67.696 in termini assoluti (+32,2% in termini relativi), che avvicinano il mese (più che mai) alla ragguardevole soglia dei 300 mila.Che dire a valle di questi numeri molto positivi? Di sicuro che sulle performance di gennaio 2023 ha giocato un ruolo centrale – vista la sua forza comunicativa – il concerto di Capodanno Rai (L’anno che verrà) trasmesso in diretta dall’Umbria (Perugia) e condotto dal noto showman Amadeus.


L’andamento dei comprensori: un confronto tra il 2023 e il 2019
Per i comprensori a livello aggregato, in un confronto tra il primo quadrimestre 2023 e quello corrispondente del 2019, si registrano dati molto positivi: si ha una crescita sia degli arrivi e sia delle presenze turistiche (tab. 5).

Zoomando sui singoli comprensori emerge, in particolare, che fanno da traino per il settore l’Assisano, il Trasimeno e il Perugino. Inoltre, sono degne di nota le buone performance anche delle aree della Valnerina-Cascia e dell’Amerino (tab. 6).

Considerazioni finali
Gli andamenti della seconda parte del 2022, nonché dell’estate 2021 – tra i chiaro scuri del Covid, ci hanno svelato che i flussi turistici regionali possono crescere e anche di molto [Turismo 2022: l’Umbria ingrana la marciaTurismo: l’upgrading delle aspettative]. Tant’è che, in un’ottica di lungo periodo, qualche tempo fa chi scrive aveva avanzato l’ipotesi che il raggiungimento della soglia dei 10 milioni di presenze potrebbe essere un traguardo, seppur molto ambizioso, potenzialmente alla portata dell’Umbria, visto il suo patrimonio culturale ampio e diffuso, i suoi luoghi ricchi di storia e tradizioni, i suoi grandi eventi [Grandi eventi, trasformazioni territoriali e sviluppo economico: il caso di Umbria Jazz].

In questo terzo Millennio il successo turistico di un territorio – anche se molto dotato sotto un profilo culturale, artistico e ambientale come l’Umbria – è sicuramente in gran parte funzione della capacità di riuscire a promuovere in modo ottimale la propria immagine (Capodanno 2023 docet – Box 1).

Detto in altre parole, significa – oltre a mantenersi lontani dalla tentazione (tipica della provincia) di pensare e agire in piccolo – riuscire a mettere in piedi un lavoro di comunicazione in grado di: 1) polarizzare l’attenzione dei turisti; 2) rappresentare il territorio come un luogo da vivere; 3) generare un interesse; 4) creare un’aspettativa da soddisfare.

 

 

Note
[1] Arrivi turistici: numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi; Presenze turistiche: numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi; Permanenza media: rapporto tra il numero di presenze e il numero di registrati nel periodo preso in considerazione.

[2] Segni convenzionali:
– il fenomeno non esiste;

[3] Nella presente analisi, onde evitare di essere risucchiati dalle fluttuazioni figlie dell’epidemia da covid, non sono stati presi in considerazione gli anni 2020, 2021 e la prima parte del 2022, quando la paura del virus, in aggiunta alle limitazioni di ordine sanitario, limitava i nostri spostamenti.